Il Dopo La Scuola

Premesse

  1. Il doposcuola non è un’iniziativa improvvisata e a sé stante, ma deve emergere dalla sensibilizzazione di una comunità cristiana o di un quartiere, che si prendono a carico questi bisogni: il diritto allo studio per tutti, l’abbandono scolastico.
  2. Il doposcuola non è risposta esclusiva all’esigenza educativa dei ragazzi, ma presuppone il collegamento tra alcuni ambiti educativi collegati: oratorio, gruppi sportivi, gruppi familiari …
  3. Il doposcuola non si pone come “supplenza” alle carenze dell’apparato pubblico: la scuola va denunciata e contestata nelle sue mancanze proprio in nome del doposcuola.

Finalità

  • Lotta all’ignoranza

L’ignoranza è uno dei mali peggiori perché degrada uomini e donne, rendendoli cose da manipolare o da sopraffare.
Per ignoranza si intende: ignoranza primaria (non saper leggere e scrivere), ignoranza che produce superficialità, criticità, dipendenza, per cui si cade in balia dei mass-media, di poteri occulti e pressioni violente.
La lotta all’ignoranza si colloca dove si manifesta con gravi problemi scolastici, arretratezze familiari e situazioni di forte disagio.
Il “fare i compiti insieme” ha un valore fondamentale: ci si serve di questo per educare i ragazzi a rendersi conto, a capire, ad allargare orizzonti, ad acquisire mezzi di libertà, per imparare a domandarsi il perché di ogni cosa.
La prima autonomia della persona passa attraverso il superamento dell’ignoranza.

  • Superamento dell’individualismo

Il doposcuola è strumento per imparare a studiare e a lavorare insieme partendo da chi non riesce, aggiustando il proprio passo su quello di chi cammina con più difficoltà, tenendo presente il diritto di tutti all’apprendimento.
In un tempo di imperante individualismo, è fondamentale aprirsi ai problemi comuni, alla condivisione, per imparare a prendersi carico di tutti responsabilmente.
(In questo senso è un esercizio alla “politica”)

  • Correzione della competitività

Nel nostro mondo è fortemente presente la mentalità dell’arrivista e questo modello si ripropone nella scuola, che finisce per chiedere ai ragazzi di diventare “buoni arrampicatori”.
Perciò è indispensabile creare linee educative alternative alla competitività e ai meccanismi di violenza e di prepotenza, che evitino disadattemento emarginante.
Il doposcuola si propone di formare questi valori alternativi (gratuità, impegno, centralità dell’ultimo e dell’indesiderato, giustizia) intervenendo nella prassi delle discriminazioni comuni e sulle cause di diseguaglianza.

Partendo da queste finalità, il doposcuola capovolge il criterio per cui è più importante il programma del ragazzo, che attraverso le lezioni e i compiti, impara a capire, pensare, esprimersi, comunicare.

Quando

Per le Elementari (dalla prima alla quinta) – Mercoledì e Venerdì dalle 15:45 alle 17:30.
Per le Medie:
– Lunedì dalle 16:15 alle 17:15,  dedicato specialmente a chi fa più fatica con la comprensione/lettura della lingua italiana;
– Mercoledì e Venerdì dalle 16.15 alle 17:45.

 

NB:

Il doposcuola è un’attività gestita direttamente dall’Oratorio grazie alla disponibilità di tanti volontari (adulti, giovani, adolescenti).
Se hai a disposizione un po’ del tuo tempo contattaci.