Arte: le vetrate
Le vetrate della chiesa di San Zeno non sono soltanto un ornamento; sono state volute perché con i loro colori, le figure, i significati raccontassero sempre alla comunità che si raduna lo stile della parrocchia, ciò in cui crede, il suo progetto, i suoi punti di riferimento, gli obiettivi cui vuole tendere, le scelte che intende fare per essere fedele al Signore Gesù.
L’arte di Trento Longaretti è ricca di luci e di colori, le sue figure sono semplici sono vive e parlano al cuore dell’uomo che cerca Dio; creano quel clima spirituale che aiuta a penetrare il mistero e ad entrare in dialogo con il Dio, vivo e vero, vicino all’uomo, ma nello stesso tempo sempre “lontano, sempre “Altro” verso il quale siamo chiamati continuamente a ritornare.

La Trinità
Al centro dell’abside è stata posta una raffigurazione della Trinità.
La liturgia è opera congiunta del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, unico mistero di vita e di amore.

La Redenzione
La luce del Signore che “viene a visitarci dall’alto come sole che sorge per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace” irrompe dalla vetrata centrale della Redenzione.

La Chiesa degli Apostoli
La vetrata collocata all’ingresso della chiesa, raffigura l’assemblea degli apostoli attorno a Maria Madre di Gesù nell’atto costitutivo della Chiesa, la Pentecoste, il dono dello Spirito del Risorto che fonda la comunità di Gesù e la cementa nella comunione. E’ l’icona per la comunità, che si può vedere come in uno specchio e vi può cogliere la sua profonda identità.

L’Incontro di Gesù risorto con Maria Maddalena
Questa vetrata è collocata nel battistero, là dove l’umanità cerca il Signore come Maria di Magdala al mattino di Pasqua o come la sposa del Cantico dei Cantici, e lo trova in un incontro sponsale: il Signore l’accoglie nell’alleanza battesimale legandola a sé nell’amore come “carne della sua carne e osso delle sue ossa”, suo corpo; distrutto il suo peccato nelle acque del Battesimo la rende viva della nuova vita scaturita dalla sua morte e risurrezione.

La Lavanda dei piedi
Collocata nella cappella per la custodia eucaristica la vetrata narra l’Eucarestia nella versione giovannea. E’ un “memoriale” che spiega e attualizza l’Eucarestia laddove è custodita per la preghiera e l’adorazione dei discepoli di Gesù che decidono, oggi, di adempiere il comando di Gesù: “amatevi come io vi ho amato” (Gv 13).

Le nozze di Cana
Gesù con Maria sua madre ad una festa di nozze a Cana di Galilea trasforma l’acqua nel vino nuovo del regno.
L’evangelista Giovanni racchiude il suo Vangelo sacramentale tra Cana e la Croce: l’acqua, il vino, l’acqua e il sangue.

La Samaritana
Gesù è il pozzo dell’acqua che è lo Spirito Santo, acqua che disseta per la vita eterna.

La moltiplicazione dei pani e dei pesci
Questa vetrata rende visibile il discorso di Gesù sul pane della vita fatto nella sinagoga di Cafarnao con la conclusione: “Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna” (Gv 6,26-58)

Il cieco nato
Il Battesimo è illuminazione: I battezzandi sono detti illuminandi o illuminati. Si riceve nel Battesimo e si rafforza nella Penitenza il dono e la luce della fede che è una nuova maniera di “vedere”; si riceve la speranza che è “vedere le cose che non si vedono”, e la carità.

Il cieco nato
Il Battesimo è passaggio dalla morte alla vita; ci è data una vita nuova, divina.
La Penitenza fa rivivere in noi il dono di questa vita mediante una rinnovata effusione di Spirito Santo che è dato per la remissione dei peccati.

Gesù in croce
L’icona del Crocifisso è l’epifania dell’amore sino al compimento: in Lui vediamo come ama Dio.
L’uomo che si sente amato e perdonato è rimesso in piedi, liberato, salvato e può a sua volta, liberare e trasfigurare il mondo.